17 Novembre 2013 Visita Cantina Murgo Etna
”Domenica 17 novembre 2013″
Gita “enogastronomica” con visita guidata alla
Cantina MURGO
sita alle falde dell’ETNA
e vista ad ACIREALE
F O T O
“Domenica 17 novembre 2013″ in occasione della ricorrenza della festa di “SAN MARTINO” il Club organizza una
Gita “enogastronomica” con visita guidata alla Cantina MURGO sita alle falde dell’ETNA e vista di ACIREALE
Itinerario:
ore 08.00 Raduno Largo Aosta con colazione offerta dal Club Canicattì Castel Bonanno
ore 08,30 Partenza in pullman per Santa Venerina (CT)
ore 10.30 Arrivo nell’Azienda Agricola di E. Scammacca del Murgo
ore 11.00 Inizio visita guidata della cantina e dei vigneti, segue degustazione vini e
prodotti MURGO con possibilità di acquisto presso il punto vendita
ore 13.00 pranzo tipico: antipasti misti – primi e secondi piatti – contorni – dolce
- frutta -castagne- acqua – vini – caffè -
ore 15.30 Escursione ad Acireale e visita Cattedrale, Basilica, edifici barocchi, centro storico ecc…..
ore 18.30 Rientro in pullman a Canicattì
Il costo dell’intera giornata tutto incluso (guida – degustazione – pranzo e pullman) è di euro 35,00
a persona per gli adulti, e di euro 15.00 per ragazzi fino a 10 anni di età.
E’ gradita l’estensione dell’invito a familiari o amici.
Adesione entro MARTEDI’ 05-11-2013.
Riferimenti per l’adesione:
Cerimoniere Lucrezia Cuva: 349-5346474
Segretario Paolo Giordano 328-7350792
Responsabile attività ricreative Mirella Salerno 389-9758305
Presidente Pietro Saia 328-1050488
VISITA CANTINA MURGO AGRITURISMO
La Cantina Murgo nella Tenuta San Michele sorge a 500 m dal livello del mare, sulle pendici orientali dell’Etna, sotto Zafferana Etnea, in una posizione panoramica privilegiata. L’Azienda si trova lungo una delle principali vie di accesso ai crateri ed è meta di un grande numero di visitatori ed appassionati di vino.
La storia: Il Barone Emanuele Scammacca del Murgo, per quanto impegnato in una lunga carriera diplomatica che lo ha portato ad essere Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Bruxelles, Mosca e sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, nel 1981 decise di trasformare le antiche proprietà terriere di famiglia in moderne Aziende agricole produttive, attuando graduali e continui investimenti. Negli anni successivi si unirono a lui i figli Michele, Alessandro, Pietro, Matteo, sostenuti dai fratelli Filippo, Bernardo, Manfredi e Costantino.
I vigneti hanno un’estensione netta di 24,5 ettari e sono per la maggior parte iscritti alla Etna doc. In alcuni appezzamenti si coltivano vitigni di origine francese ben integrati in questo particolare territorio.
Il microclima dell’Etna è caratterizzato da forti escursioni termiche dovute all’altitudine del vulcano (3360m) che ritardano la maturazione ed apportano freschezza e fragranza ai vini. I terreni vulcanici conferiscono invece una forte mineralità che si avverte in tutti i prodotti del territorio.
Grazie a queste condizioni si ottengono vini eleganti, complessi, gustosi e dotati di un’identità netta nel panorama enologico italiano e internazionale.
La conduzione del vigneto è basata sull’impiego prioritario di tecniche naturali di basso impatto ambientale.
ESCURSIONE AD ACIREALE
Acireale sorge in un altipiano su di un terrazzo di origine lavica, la “Timpa” che la pone quasi a strapiombo sul mare. Il territorio è ricco di sorgenti d’acqua e verde, lungo la costa di origine lavica sorgono svariate borgate.
L’origine del prefisso Aci è legata alla presenza di un corso d’acqua il cui percorso era prevalentemente sotterraneo e che la leggenda associa alla storia d’amore del pastore Aci con Galatea, ninfa marina.
Più volte distrutta da terremoti, ricordiamo quello del 1169, ed eruzioni dell’Etna, divenne Feudo di Filippo IV di Spagna, fu assoggettata alla corona e prese l’appellativo di Reale nel 1642.
Il terremoto del 1693 causò gravi danni ma non danneggiò in maniera irreparabile la struttura urbana, la cui ricostruzione venne coordinata dal Duca di Calastra.
Una delle feste più rappresentative è il Carnevale di Acireale, che resta uno dei più belli della Sicilia, accompagnato da macchine infiorate e carri allegorici.
Acireale è un notevole centro balneare e idrotermale, molto importanti sono le terme romane e gli odierni bagni sulfurei.
La coltura predominante è quella degli agrumi. Acireale è un comune di circa 55.000 abitanti.
Il Patrono è S. Venera e S. Sebastiano e si festeggiano il 26 luglio e 20 gennaio.
Su Piazza Duomo su cui si affacciano diversi edifici barocchi, quali :
LA CATEDRALE, dedicata a Maria Santissima Annunziata, ma comunemente legata al culto di Santa Venera, protettrice della città, le cui reliquie sono custodite all’interno. Nel 1872 fu insignita del titolo di “Cattedrale”, poiché Acireale divenne diocesi autonoma. All’interno custodisce diverse opere attribuite al pittore acese Pietro Paolo Vasta.
La Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, nel 1675, appena ultimata, fu affrescata, nella parte del coro, con scene del martirio dei due apostoli. Interessante è il campanile ed il prospetto, disegnato da Pietro Paolo Vasta nel 1740.
Il Palazzo Comunale del 1659, con balconate rette da mensole intagliate in stravaganti figure e coronate da rigogliose ringhiere in ferro battuto.
La Chiesa di San Sebastiano che è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO, ristrutturata dopo il terremoto del 1693, con balaustra ornata da dieci statue raffiguranti personaggi del Vecchio Testamento, all’interno sono conservati numerosi affreschi e tele di Pietro Paolo Vasta.
Corso Umberto, importante per i numerosi palazzi di stile barocco, caratterizzato anche da negozi e gelaterie tipiche. Da dove è possibile ammirare l’incantevole Villa Belvedere, giardino pubblico con suggestivo panorama sullo Jonio e l’Etna.